Famiglia regnante

Caterini di Castel di Mirto

 

 Antica e nobile casata attestata in più parti  della penisola italiana e divisa essenzialmente in tre distinti  e storicamente accreditati  rami, quello senese, quello affermatosi negli Stati Pontifici, la cui prima patria pare essere Narni e quello meridionale il cui  epicentro  è da fissare  in Basilicata ad Aderenza. Sicuramente il cognome  ha ascendenze greco – bizantine (dal greco Kataròs , vedi anche Katherini città della Tessaglia) ed il primo passaggio in  Italia, per fuggire dalle invasioni turco-ottomane, è avvenuto sicuramente tramite Venezia, ove infatti sono reperibili  attestazioni medievali della Casata.

Dalla Serenissima, per motivi essenzialmente mercantili, la Casata si è diramata nelle differenti località sopraccitate. Tutti i rami dettero uomini di particolare lustro nella vita civile, nelle arti, nella fede, nella milizia alleandosi nei secoli  con importanti altre nobili Casate e godendo di ampie prerogative nobiliari. Il ramo senese dette personaggi che risedettero  , fin dal 1417, nel Supremo Magistero e furono insigniti di titolo comitale. Ambrogio, nella seconda metà del ‘500 , fu Vescovo di Minori nel salernitano. Il ramo di Narni  pare derivi dagli antichi Conti di Aversa e furono ascritti alla Nobiltà di Nocera Umbra, Narni, Acquapendente ed Onano. Dettero un Cardinale di S.R.C. , furono insigniti di titolo comitale dal Pontefice Leone XIII ed allearono con le grandi famiglie dell’aristocrazia romana tra le quali i Pacelli. Il nucleo fiorito in Lucania passò alle cronache locali soprattutto per dignità ecclesiastica e per uomini di eccellente qualità nel diritto. Appare tra le Casate nobili di Vaglio Basilicata , di Aderenza, di Grumo Appuro  di Cancellara e soltanto nel XVIII secolo si portò in Calabria, nel casentino, a Castrovillari.

In epoche più recenti la Casata, con cospicue diramazioni, appare  fiorente in tutta l’Italia centro – meridionale.

Il ramo sviluppatosi in Campania fu proprietario di alcuni feudi nella zona di Avellino, godendo di grandi onori sebbene la sua  prima origine sia da identificare in Capitanata, nell’attuale provincia di Foggia, più esattamente in San Marco in Lamis, rispettando rigorosamente la tradizione , ormai consolidata tra gli studiosi, dei flussi migratori orizzontali tra il Gargano e la terra di Lavoro e viceversa.

Il primo Caterini di cui troviamo traccia nell’Avellinese , agli inizi del 1800, in particolare a Guardia Lombardi, fu Giuseppe Michele Antonio Caterini ( il cui cognome originale era Catarina  successivamente trasformato in Catarini e poi in Caterini ) proveniente da San Marco in Lamis e primo in famiglia ad avere il possesso del titolo di Duca di Castel di Mirto.

Giuseppe Michele Antonio Caterini, grazie anche  al matrimonio con

Donna Nicolina  Maricundo , entrò subito a far parte delle famiglie

 notabili di Guardia Lombardi e nei documenti ufficiali viene indicato

come possidente o magnifico possidente.

Nel 2011 il ramo fiorito nella provincia di Avellino ottiene la cognomizzazione del predicato nobiliare ; a tale ramo  appartiene S.A.S. Vito Caterini di Castel di Mirto  coniugato con la N.D. Eva Kenyeres da cui Silvia Caterini di Castel di Mirto nobile dei duchi di Castel di Mirto.

La Casata Caterini di Castel di Mirto è presente nella XXXII edizione dell'Annuario della Nobiltà Italiana ( quarta parte, famiglie nobili).